La categoria si mobilita e chiede il rispetto dell’accordo quadro siglato col Ministero dell’Interno
In riferimento al recente e preoccupante fatto di cronaca verificatosi domenica mattina a Milano, nei pressi della discoteca Old Fashion, e che ha portato al ferimento del giovane Nicolò Bettarini, interviene il SILB, Associazione Nazionale delle imprese di intrattenimento, spettacolo e ballo. “Innanzitutto l’intera categoria ed ogni imprenditore che fa parte della grande famiglia SILB – premette il presidente nazionale, Maurizio Pasca-, augura una pronta guarigione alla vittima e piena vicinanza alla sua famiglia”. Circa il provvedimento di chiusura per 30 giorni della discoteca in questione, adottato dalle autorità e notificato a poche ore dall’accaduto invece “non possiamo essere d’accordo – tuonano dall’associazione -. Occorre ricordare a tal proposito che nell’estate del 2016 il SILB ed il ministero dell’Interno hanno siglato un’ Accordo quadro sulla sicurezza cui ha aderito anche la Città di Milano. L’accordo prevede l’adozione di una serie di misure da parte dei locali, quali l’utilizzo di telecamere, metal detector, l’impiego di addetti alla sicurezza preparati ed in numero concordato con le questure, formazione di addetti al primo soccorso e addetti anti incendio”. Old Fashion rientra proprio tra quei locali che adempiono con attenzione e rigore alle previsioni e richieste dell’Accordo quadro. Peraltro, come spiegato ampiamente dal gestore Roberto Cominardi ai media, il grave episodio dell’altro giorno si è verificato lontano dall’attività. L’Accordo quadro inoltre prevede che prima di ricorrere all’Art.100 del TULPS e di eseguire un provvedimento di chiusura “vengano sentiti il gestore ed il responsabile della sicurezza” al fine di avere un quadro completo di ogni singola vicenda, garantendo un approfondimento a 360 gradi, senza tralasciare alcun dettaglio”. Il provvedimento di chiusura lede in maniera pesante e ingiustificata un locale storico, ubicato nel centro di Milano, in linea con le disposizioni normative e il rispetto degli standard di sicurezza e danneggia l’immagine di un’intera categoria, composta di imprenditori che della sicurezza fanno una bandiera poiché rappresenta il primo lasciapassare per l’espletamento e la crescita delle proprie attività. “Non comprendiamo la fretta nell’adottare il provvedimento di chiusura – aggiunge Pasca -, con conseguente demonizzazione di una categoria cui non viene riconosciuta professionalità, nonostante l’impegno quotidiano in tal senso profuso anche presso le istituzioni. Ho dato mandato ai nostri uffici legali affinché il SILB insieme a Old Fashion, si costituisca parte civile nel procedimento contro i quattro balordi che hanno ferito il giovane Bettarini. Occorre tenere ben presente che noi e le istituzioni siamo dalla stessa parte”.