CASO TORINO, FIPE INVITA A SMORZARE LE POLEMICHE “NO AGLI OSTRACISMI, ASPETTIAMO A ROMA I 4 RAGAZZI”

“I ristoranti sono la casa fuoricasa degli italiani, e per questo dovrebbero essere aperti ai clienti senza preclusioni”. Aldo Mario Cursano, Vicepresidente Vicario di Fipe interviene a nome della Federazione Italiana Pubblici Esercizi sul caso del ristorante di Torino in cui durante il fine settimana quattro ragazzi con disabilità sono stati costretti a lasciare il locale in seguito ad un comportamento poco garbato del gestore nei confronti della loro presenza. “Prendiamo atto con soddisfazione delle scuse ai ragazzi e alle loro famiglie da parte del proprietario, per un episodio che certo non rende merito a tutti quei ristoranti e bar, la maggioranza, che ogni giorno fanno della cortesia, dell’attenzione al servizio e dell’ospitalità uno dei loro punti di forza – commenta Cursano -. Siamo tuttavia consapevoli anche del fatto che le giornate difficili possano capitare, soprattutto in serate particolarmente affollate come quelle del sabato sera. Non bisogna inoltre dimenticare il fatto che quello del ristoratore resta uno dei lavori più intensi in assoluto, un lavoro che non conosce pause, domeniche e festività e in cui la fatica e la stanchezza mentale possono farsi sentire”. “Per queste ragioni riteniamo che proseguire nelle polemiche e promuovere ostracismi nei confronti del locale sia solo controproducente – conclude Cursano -. Auspicando maggiore sensibilità affinché simili episodi non si ripetano in futuro, ci auguriamo di poter incontrare presto i quattro ragazzi e le loro famiglie. Saremmo lieti come Fipe di invitarli a pranzo in occasione di un loro prossimo viaggio nella Capitale a nome di tutti i ristoranti italiani le cui porte per loro e per tutte le persone nelle medesime condizioni saranno sempre e solo aperte”.

 

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