“Gli italiani non rinunciano al piacere del viaggio seppur breve anche a ridosso delle festività pasquali, cogliendo l’occasione del 25 aprile: la ricorrenza della Liberazione che quest’anno cade di martedì, ha invogliato 7 milioni e mezzo di italiani a trascorrere qualche giorno fuori casa, per la maggior parte nel proprio paese privilegiando le località di mare”. E’ il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in riferimento ai risultati di un’indagine previsionale sul ponte del 25 aprile.
“L’incremento di un 2,2% rispetto allo scorso anno fa ben sperare sia in termini di movimentazione per il mercato turistico, sia in termini di prospettiva per l’imminente ponte del 1 maggio”.
“L’auspicio è – conclude Bocca – che gli italiani stiano riacquistando lentamente e con un po’ di fatica quella fiducia messa a dura prova dal perdurare della crisi, e che non intendano rinunciare oltremodo ad un bene primario quale è ormai la vacanza. Chi opera nel settore ha piena consapevolezza di quanto sia importante che governo e istituzioni offrano al comparto tutto il supporto necessario affinché il trend positivo non subisca flessioni”.
PONTE DEL 25 APRILE 2017
L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 10 al 14 aprile intervistando con sistema C.A.T.I. un campione di 3000 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali, che è stato interpellato anche in merito alle vacanze dei minorenni.
Saranno 7 milioni e 514 mila gli italiani, tra maggiorenni e minorenni, che sceglieranno di fare una vacanza durante il ponte del 25 aprile, facendo registrare una crescita del 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Raggiunge il 92% la quota di coloro che decideranno di restare in Italia, rispetto all’89,4% del 2016. In lieve calo invece il numero di viaggiatori che sceglieranno località estere come meta della propria vacanza (8% vs 10% del 2016, rispettivamente pari a 586 mila viaggiatori vs 743 mila).
La spesa complessiva per ogni membro della famiglia, comprensiva di vitto, alloggio e divertimenti, sarà pari a 309 euro.
Il giro di affari previsto sarà pari a circa 2,32 miliardi di euro, contro i 2,30 miliardi del 2016 (+0,9%).
Tra coloro che resteranno in Italia, il 39,8% sceglierà il mare, il 23,2% le città d’arte, il 17,3% la montagna; il 3,9% i laghi, il 2,8% le località termali.
Tra le strutture ricettive scelte, resta in pole position la casa di parenti ed amici con il 29,4% delle preferenze, subito seguita dall’albergo, con il 24,7%. In coda la casa di proprietà (15%); i bed & Breakfast (11,3%); il residence (2,9%).