Sisma Italia Centrale LE PARTI SOCIALI SIGLANO UN AVVISO COMUNE PER LA TUTELA DI 10.000 IMPRESE E 50.000 LAVORATORI DEL TURISMO

Nei territori direttamente ed indirettamente interessati dal sisma che ha colpito alcune località dell’Italia centrale sono presenti circa 10.000 imprese del turismo, che nel mese di agosto danno lavoro a più di 50.000 lavoratori dipendenti e accolgono ogni anno oltre 19 milioni di presenze turistiche, italiane e straniere. Le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore turismo, nell’esprimere solidarietà alle vittime del terremoto ed alle loro famiglie e grande apprezzamento per tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di soccorso, oltre a sostenere raccolte di fondi e di aiuti umanitari, hanno sottoscritto oggi un avviso comune per promuovere iniziative per la tutela dei lavoratori e delle imprese. Un primo blocco di interventi riguarda attività di diretta competenza delle parti sociali, come l’attivazione degli istituti contrattuali che consentono di ridurre l’orario di lavoro contenendo l’impatto sulla retribuzione (gestione delle ferie, dei permessi e della flessibilità dell’orario di lavoro e accordi per l’accesso agli ammortizzatori sociali) e l’erogazione di interventi di sostegno utilizzando le risorse della rete degli enti bilaterali. Ulteriori misure, che richiedono l’intervento delle istituzioni, riguardano la necessità di garantire l’intervento della cassa integrazione, sospendere i vari termini, inclusi quelli inerenti il pagamento di tasse, contributi e mutui, garantire le risorse necessarie per porre rimedio ai danni materiali ed economici provocati dal terremoto e per svolgere una campagna di promozione volta a rilanciare l’immagine turistica dei territori, in Italia ed all’estero. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, evidenzia l’obiettivo perseguito dalle parti sociali: salvaguardare le attività economiche e i posti di lavoro, condizione imprescindibile per assicurare la permanenza in loco delle persone e la ricostruzione dei centri abitati. Gli equilibri su cui si fonda l’economia del turismo, prosegue Bocca, sono molto delicati e – ferma restando l’esigenza di rivolgere attenzione prioritaria alle località direttamente investite dal sisma ed alle realtà che hanno subito danni strutturali – occorre considerare anche l’impatto economico generato dalle partenze anticipate dei turisti, dalla cancellazione di prenotazioni e di eventi, e dalle contrazioni dei flussi turistici e, più in generale, delle attività economiche che probabilmente si verificheranno nei prossimi mesi. Bocca conclude ricordando che, con l’approssimarsi dell’inverno, la vita nelle tende si farà dura e che molti soci di Federalberghi sono pronti a collaborare con la protezione civile al fine di fornire un alloggio temporaneo a quanti ne abbiano bisogno, fermo restando l’obiettivo di non allontanare le persone dai luoghi cari.